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pictogramme de diamant

Il diamante ci giunge dal mantello terrestre dove si forma attraverso le eruzioni vulcaniche. Lungo questo viaggio il diamante è protetto da una roccia molto dura chiamata Kimberlite. Pur non avendo le stesse origini, questi due minerali sono strettamente connessi e la presenza di kimberlite è il miglior indizio di un possibile giacimento diamantifero.

È utile ripartire i giacimenti diamantiferi in due famiglie : giacimenti primari e secondari.

I cosiddetti giacimenti primari indicano i crateri vulcanici collassati su loro stessi, che contengono “pipe” di kimberlite verticali che si restringono fino allo stato di fessure (1). Queste possono presentarsi anche come lunghi filoni stretti, verticali o obliqui, che si estendono per diversi chilometri. Vengono chiamati “dyke” (2). Tuttavia, numerosi pipe o dyke sono sterili, e solo 1 su 200 è economicamente redditizio.

Con l’andare del tempo e per effetto delle intemperie, gli antichi vulcani possono anche essere erosi (3). I diamanti vengono quindi trasportati su distanze di più o meno importanti a seconda del peso delle pietre per essere alla fine depositati in giacimenti alluviali (4), o anche alla foce dei fiumi o in mare (5). Questi giacimenti sono chiamati secondari.

 

giacimenti diamantiferi : giacimenti primari e secondari